martedì 28 ottobre 2008

pace, pace, pace


Devo confessare di aver odiato, per anni, tutto il tardo Romanticismo musicale: Wagner, Chaikowskij, Mahler, Bruckner.
Anzi, quasi tutto il Romanticismo, con poche ma amatissime eccezioni: Chopin; Schumann; le cose più brevi e fulminanti di Schubert. Brahms, soprattutto.
Del melodramma manco a parlarne: o l'opera barocca, o il Novecento. Odiavo persino Beethoven, cosa di cui oggi un po' mi vergogno. Un bel po'.
Le ragioni sono troppo complicate da spiegare, forse anche perché non sono chiare nemmeno a me stesso. Si sa com’è, da giovani: spesso è più importante avere qualcosa da odiare che qualcosa da amare.
Negli ultimi anni sto facendo pace con questa, come con tante altre cose.

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