sabato 25 luglio 2009

trenta giorni, trent'anni

Okay, era il 1978, in piena disco fever, e si sente (e si vede: guardate i vestiti, per tacere dei capelli...).
Però che ritmo. E che allegria. Come si fa a tener fermi i piedi?
A me piace particolarmente il ragazzo che fa la parte del solista, quello che indossa la t-shirt rossa con la stella. Si chiamava Michael, aveva vent'anni, cantava da quando ne aveva cinque.
E' così carino. E sembra così felice...

2 commenti:

lillo ha detto...

io direi che sono proprio pezzi come questo a rendere terribile la cosa, no? perchè vista nel suo insieme la vita di quest'uomo appare davvero una lenta orribile discesa all'inferno...

poi penso che il periodo coi jackson 5 sarà l'unico a restare nel tempo, l'unico in grado di dare vera gioia a chi ascolta... (come tutta la soul che conta)

sergio pasquandrea ha detto...

Michael Jackson, purtroppo, è rimasto vittima del suo stesso successo. Se poi sia colpa sua, o dello star-system, o dell'inferno familiare in cui è cresciuto, non lo so: sta di fatto che il ragazzo pieno di gioia e di vita che canta in questo video è diventato il cadavere ambulante che abbiamo visto dagli anni '90 in poi.
In effetti è terribile...