lunedì 28 settembre 2009

recensioni in pillole 35 - "Il piccolo grande uomo"

Thomas Berger, Il piccolo grande uomo, BUR 1977 (550 pp.)

Sì, è proprio il libro (del 1964) da cui fu tratto il celebre film (del 1970) di Arthur Penn, con Dustin Hoffman e Faye Dunaway. Trovato (c'è ancora bisogno di ripeterlo?) su uno scaffale di libri usati.
Per quel che me ne ricordo, il film (che non vedo da almeno dieci-quindici anni) rispetta la trama generale del libro, anche se si prende un po' di libertà e ovviamente è costretto ad abbreviare di parecchio le oltre 500 pagine originali. Ma la differenza principale è che, mentre la versione cinematografica adotta un tono esplicitamente grottesco, e non nasconde il sottotesto politico post-sessantottino, il libro invece è sì ironico, picaresco, spesso anche comico, ma l'ironia è più sfumata, i personaggi più a tutto tondo, e non mancano le scene serie, persino drammatiche.
Lo spunto, comunque, è sempre quello: Jack Crabb, un vecchietto ultracentenario, forse un po' svitato o forse solo un po' fanfarone, racconta a uno storico la sua lunghissima vita. Rapito ancora bambino dai Cheyenne, resta con loro fino ai tredici anni, e poi passa il resto della sua esistenza a metà tra il mondo dei "selvaggi" e la "civiltà": una posizione di margine che gli consente uno sguardo disincantato su entrambi i mondi.
Berger ha un'esplicita simpatia per gli indiani, dei quali ricostruisce i costumi con scrupolo quasi antropologico, ma non nasconde i lati duri, anche crudeli, del loro stile di vita; allo stesso tempo, offre un ritratto del West come doveva realmente essere: un posto violento, sporco, ben poco eroico. Sfilano tutti i luoghi e i personaggi del mito: le battaglie fra pellerossa e soldati (il Washita, Sand Creek, fino alle bellissime pagine su Little Big Horn, che chiudono il libro), Wild Bill Hickock, Calamity Jane, Wyatt Earp, e ovviamente il generale Custer.
Il tutto raccontato con il tono scanzonato e irriverente di un Mark Twain.
Per un vecchio lettore di Tex come me, cinquecento pagine di vero godimento.

PS: per chi è interessato, la copertina riprodotta è quella dell'edizione più recente (Fanucci 2001).

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