martedì 1 dicembre 2009

recensione in pillole 46 - "Valentina Mela Verde"

Grazia Nidasio, Valentina Mela Verde 1. Tutte le storie 1969 1970 1971, Coniglio Editore 2009 (250 pp., € 24)

“Fumetto per ragazze”? Ma va' là...
O meglio: Valentina Mela Verde nacque nel 1969 con l'idea di dedicare, all'interno del “Corriere dei Piccoli”, uno spazio alle ragazze. Le storie dovevano raccontare piccoli fatti di vita quotidiana, accoppiati con consigli sulla moda, il comportamento, la pettinatura, eccetera eccetera. Insomma, tutto tranquillo.
Ma non avevano fatto i conti con Grazia Nidasio, uno dei geni misconosciuti del nostro fumetto, che in breve tempo riuscì a creare su quelle pagine un vero e proprio universo narrativo, vivo e vitale.
Attorno alla protagonista, Valentina Morandini, undicenne milanese simpatica e intelligente, ruotano una miriade di personaggi: la pestifera sorellina Stefi, il fratello contestatore Cesare detto “Miura”, la mamma e il papà solidamente borghesi, lo strambo cane Popoff, le amiche del Club delle Mele Verdi (ognuna con una sua personalità, una sua storia, una sua verità), e poi gli amici, i parenti, i conoscenti più o meno occasionali. La Nidasio si ritagliò anche uno spazio tutto per sé, con l'alter ego della zia Dina, l'artista della famiglia.
Il tono delle vicende era sempre lieve e ironico, i disegni apparentemente semplici, ma in realtà di sofisticata, studiatissima eleganza, con i colori che spesso ammiccavano alle tendenze grafiche dell'epoca.
Nelle storie, pubblicate tra il 1969 e il 1976, cominciò man mano a far capolino l'Italia di allora: i primi contestatori, gli idoli dei teen-agers (Valentina è un'appassionata di Mal dei Primitives, il fratello dei Beatles e del folk-rock più impegnato), la sensibilità ecologista, la voglia di indipendenza, gli hippies, l'emigrazione meridionale al Nord, il pacifismo, le scuole sperimentali.
Il tutto senza mai calcare la mano, senza darlo a vedere, eppure con la massima serietà e con una straordinaria capacità di immedesimarsi nei drammi, piccoli e grandi, dell'adolescenza.
Incantevole e insieme profondo.

6 commenti:

lillo ha detto...

ne ho letto alcune storie ed è veramente carino come fumetto... domanda che mi viene lì per lì e magari è ovvia oppure sciocca... ma la maggior parte dei geni misconusciuti in italia è donna o è impressione mia? par quasi che la definizione l'abbiano inventata per loro...

sergio pasquandrea ha detto...

Per parafrasare Nina Simone, è duro "to be young, gifted and female"...
Il mondo del fumetto, poi, è tradizionalmente feudo maschile, e solo da poco le donne si stanno facendo strada. La Nidasio fu tra le pioniere in quel campo.
E, se ci pensi, quante donne ci sono nel canone letterario italiano? Qualche poetessa rinascimentale, qualche narratrice (Serao, Deledda, Aleramo, Morante), e poi alcune poetesse (Alda Merini, Patrizia Cavalli, Vivian Lamarque, Patrizia Valduga...), ma qui siamo già nel tardo Novecento.
Nessuna, comunque, che abbia lo status che hanno, in altre letterature, autrici come George Eliot o Virginia Woolf.

Vertumno ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Vertumno ha detto...

Libro molto bello per un geniale affresco della vita quotidiana degli anni '70.
Una sola pecca, manca la pagina finale di un episodio. E l'intero episodio pubblicato sul CdR n° 50 del 1971. Strano, visto che l'editore ha lavorato sugli orginali forniti dall'autrice. Speriamo in un recupero nei prossimi volumi...

sergio pasquandrea ha detto...

Infatti avevo notato anche'io quelle assenze, che lasciano una storia a metà.
Strano, oltretutto in un volume che mi sembra realizzato con molta cura.

Vertumno ha detto...

Ho inviato un paio di messaggi alla Coniglio ma per ora non c'è risposta. E il secondo volume era annunciato in uscita per il 30 novembre (su alcuni siti).
Speriamo bene!