sabato 19 dicembre 2009

recensioni in pillole 49-50: "Small Hands" / "Il ritmo del cuore"

Danijel Zezelj, Il ritmo del cuore, Edizioni Di, 1991/2007 (107 pp., 18 €)

Danijel Zezelj, Small Hands, Edizioni Di, 2004 (p.n.n., 18€)

Come si fa a riassumere una storia di Zezelj? È come riassumere un sogno: puoi dire tutto, ma alla fine ti accorgi di non aver detto proprio l'essenziale.
Ad esempio, di “Small Hands” si potrebbe dire che è la storia di un ragazzino nero, forse autistico, forse ritardato, che cresce in un ghetto e vede nel pianoforte di Thelonious Monk l'unica occasione per fuggire. Almeno in sogno.
Oppure, di “Il ritmo del cuore”, si potrebbe dire che è la storia di un percussionista che vive a New York e che attraverso la musica sogna un'Africa di sole e palme e felicità primordiale.
Ma non si sarebbe detto niente.
Poi ci sono le altre storie brevi de “Il ritmo del cuore”, che poi non sono nemmeno storie, ma sogni di sogni, flussi di immagini labilmente collegate a flussi di parole.
Resta il fatto che Zezelj è una delle matite più visionarie del fumetto mondiale.
È nato a Zagabria nel 1966, ha pubblicato molto in Italia e in Francia e da metà anni '90 vive negli Stati Uniti. La sua compagna è la sassofonista Jessica Lurie, e nelle sue storie ha spesso un peso fondamentale la musica, in particolare il jazz e il blues.
Leggetelo.

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