martedì 16 marzo 2010

lorenzo


Ora che il buio è più compatto
pretende
braccia da ogni lato.

Ostaggi del suo grido impareremo
(come già la prima volta)
a districare le vene del pianto.

(Anch'io comunque ne conosco di quei momenti
a volte i pomeriggi sono lì in agguato
le ombre rodono gli spigoli

o si affollano spalla a spalla tra gli stipiti).


Dovremo procurargli un tropico
un cerchio di risacche dove restare per un po' alla fonda
prima dello slancio della traversata solitaria.

3 commenti:

lillo ha detto...

quant'è bella sergio, come hai reso bene certi chiaroscuri (me li immagino persino io che figli non ho)... e poi spigoli/stipiti è stupendo! :)

eva ha detto...

ehi, che meraviglia..

sergio pasquandrea ha detto...

grazie... ogni tanto la musa si rifà viva.