mercoledì 10 marzo 2010

neve di marzo



Quasi una Fantasia

Raggiorna, lo presento
da un albore di frustro
argento alle pareti:
lista un barlume le finestre chiuse.
Torna l’avvenimento
del sole e le diffuse
voci, i consueti strepiti non porta.

Perché? Penso ad un giorno d’incantesimo
e delle giostre d’ore troppo uguali
mi ripago. Traboccherà la forza
che mi turgeva, incosciente mago,
da grande tempo. Ora m’affaccerò,
subisserò alte case, spogli viali.

Avrò di contro un paese d’intatte nevi
ma lievi come viste in un arazzo.
Scivolerà dal cielo bioccoso un tardo raggio.
Gremite d’invisibile luce selve e colline
mi diranno l’elogio degl’ilari ritorni.

Lieto leggerò i neri
segni dei rami sul bianco
come un essenziale alfabeto.
Tutto il passato in un punto
dinanzi mi sarà comparso.
Non turberà suono alcuno
quest’allegrezza solitaria.
Filerà nell’aria
o scenderà s’un paletto
qualche galletto di marzo.

Eugenio Montale



5 commenti:

lillo ha detto...

scene di casa tua? :)

sergio pasquandrea ha detto...

sì, sono scattate (con il cellulare, da cui la scarsa qualità delle immagini...) qui a perugia durante la nevicata dell'altroieri.
la prima e l'ultima sono in centro, la seconda è vicino all'asilo di mia figlia
"marzo" + "neve" mi hanno riattivato il ricordo di questa poesia di montale.

hhdk ha detto...

la terrazza sopra il mercato: quanti pensieri. non c'era mai nessuno e ci andavo per guardare il cielo.

c'è ancora il mercato ?
(ottima porchetta tagliata a fette troppo grosse.fiori freschi. una signora piccola piccola che raccoglieva in campagna delle erbette amarognole da pesare con una vecchia bilancia in aluminio)

sergio pasquandrea ha detto...

sì, credo che qualche bancarella ci sia ancora, anche se negli ultimi anni hanno rifatto un po' tutta quella zona (c'è la fermata del minimetro, alcuni uffici comunali, ecc.).
d'estate spesso usano la terrazza come bar all'aperto oppure ci fanno film o concerti.

sergio pasquandrea ha detto...
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