domenica 11 luglio 2010

le donne di francesco 4 - marianna


De Gregori ha sempre respinto l'accusa di essere "ermetico". Ma ascoltando una canzone come questa non si può negare che, specialmente nei suoi primi dischi, la materia psichica più privata emergesse spesso con una forza magmatica, visionaria.
La canzone è piena di bivi, incertezze, decisioni non prese, e Marianna ne è il simbolo: ferma sulla strada, con il sole nei capelli e un paradiso di stagnola. Dove andrà? Che strada sceglierà?
De Gregori, ovviamente, non ce lo dice.

P.S.: a proposito, il "poeta che suonava il pianoforte" è Antonello Venditti, che con De Gregori aveva condiviso gli esordi al mitico Folkstudio e aveva inciso il primo album, "Theorius Campus".
Lilli Greco era stato il produttore di quel disco.
E Suzanne... beh, devo proprio dirvi chi è?




http://www.youtube.com/watch?v=R7EbE6Xt05I

Cade pioggia e cade neve
non ho più la mia virtù
cosa importa quel bambino alla finestra?
Il dolore della gente non riguarda la mia età
chiudo gli occhi ed ogni giorno è sempre festa.
Anna è morta e Mario non c'è più
non hanno più parole
le canzoni che scrivevo non le riconosco più
sono l'ombra di un fantasma che cammina
ma Suzanne mi dà la mano come prima.

Ho dormito troppo a lungo
la montagna era stregata
da un poeta che suonava il pianoforte.
Ho sognato le mie mani che sparivano nel buio
mentre Dio me le stringeva un po' più forte.
Quattro porte quattro verità
e ognuna sorrideva
e un palazzo di granito con un uomo che gridava
e la luna che sembrava una patata
ma Suzanne non l'ho dimenticata.

E Marianna camminava con il sole nei capelli
aggrappata a un paradiso di stagnola
ogni uomo che passava ne toccava la sorgente
ma lasciava la sua anima da sola
e la strada divideva due esistenze parallele
l'orizzonte ne copriva la realtà
e Marianna non sapeva cosa fosse veramente
quel diamante che stringeva nella mano
mentre il sole la seguiva da lontano.

Cade piogga cade neve
chi ha guardato le mie carte
sa che forse la mia vita è già decisa.
Lilli Greco non capisce ma che dio lo benedica
tra un bicchiere e una bistecca mi diverte.
Quattro porte quattro verità
e ognuna sorrideva
e un palazzo di granito con un uomo che scriveva
e la luna che sembrava una patata
ma Suzanne non l'ho dimenticata.

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