lunedì 7 novembre 2011

una dedica per E.




Quando vuole pregare
lei va alla piscina comunale
mette la cuffia e gli occhialini
entra nell'acqua ma non è capace
di domandare, o forse non ci crede.
Allora fa una bracciata e dice
eccomi, poi ne fa un'altra
e ancora eccomi. Eccomi dice
ad ogni bracciata. Eccomi a te
che sei acqua e cloro
e questi corpi a mollo come spadaccini.

E nello spogliatoio, dopo, alla fine
prova sempre una gioia -
quasi l'avessero esaudita,
di qualche cosa che non ha chiesto
che non sapeva. Che mai saprà
cos'era.


Mariangela Gualtieri
(da "Bestia di gioia", Einaudi 2010)

2 commenti:

amanda ha detto...

Come mi piace questa raccolta di poesie, mi piace, mi piace

sergio pasquandrea ha detto...

io ce l'ho da un po' sul comodino. non è proprio il mio genere, ma non posso negare che abbia una forza espressiva notevole