martedì 21 febbraio 2012

i peggiori anni


Ci sono cose che uniscono una generazione. E non sono, che so, i grandi avvenimenti della storia: lo sbarco sulla Luna, la caduta del Muro, il crollo delle Torri. No: sono le cazzate. La minutaglia di trivialità che maciniamo quotidianamente nelle nostre giornate e che costituisce la malta con cui è tenuto insieme il nostro equilibrio psichico.
Faccio qualche esempio, parlando per me e per my generation:
- la colazione con l'Orzoro;
- la sigla di Orzowei;
- i fumetti parlanti di Supergulp!;
- i primi immaginari erotici costruiti con lacerti assemblati fra Edvige Fenech, Gloria Guida, Lamù e le pagine dell'intimo di Postalmarket;
- le calzamaglie di lana che d'inverno prudevano sulle gambe;
- i robottoni giapponesi;
- l'orrenda Italian disco dei primi anni Ottanta;
- gli zaini Invicta;
- i gettoni della SIP;
- i telefilm americani con i neri e le sigle funky (i misconosciuti Standford & Sons, i grandiosi Jefferson, il mieloso Arnold, gli odiosissimi Robinson);
- le cotonature delle Charlie's Angels, i giubbottini di Starsky & Hutch, i pantaloni strizzapalle di C.H.I.P.S., i sigari di George Peppard in A-Team, il vocione suadente di K.I.T.T. in Supercar, i baffoni macho-gay di Magnum P.I.;
- la comicità dozzinale di Hazzard (però Barbara Bach, santi numi...);
- le leggi della fisica sistematicamente stuprate da Holly & Benji;
- We Are The World
, che da sola basterebbe per augurare a Lionel Ritchie la più dolorosa delle dipartite;
- i capolavori misconosciuti come Conan ragazzo del futuro, del grande Miyazaki;
- i pomeriggi di terrore con Bem il nemico del male;
- gli albi di Geppo e di Tirammolla recuperati dalla soffitta dei nonni;
- i pupazzetti steroidizzati di He-Man;
- le nauseabonde Big Babol;
- gli slogan psichedelici della Zigulì ("Zigulì al lampone... e vai in gita col gommone!");
- il gatto di Superclassifica show e il tizio con il capoccione stroboscopico;
- Pac Man
;
- il Sapientino;
- le pallette clic-clac, autentico parto del demonio;
- l'Almanacco del giorno dopo;
- le penne cancellabili Replay;
- i Commodore 64;
- il cubo di Rubik;
- le donne nude nelle pubblicità Saratoga;
- Cuore con Johnny Dorelli e Pinocchio con Nino Manfredi;
- i retro di copertina di Topolino, con quelle pubblicità assurde: scimmie marine, occhiali a raggi X, macchinine Bburago (mai capito il perché delle due b).
Insomma, tutte quelle buone cose di pessimo gusto. Che qualcuno rimpiange, carlocontianamente, senza pudore, e qualcun altro invece disseppellisce con necrofila perfidia.
Uno dei più divertenti, in quest'ultima categoria, si chiama Doctor Manhattan (il nick non ve lo spiego: se siete nerd fumettistici, lo capite, sennò cavoli vostri).
Un post del suo blog lo trovate, per esempio, qui. Io ci ho riso per una serata intera.

5 commenti:

amanda ha detto...

Cos'è Sergio la settimana internazionale "continuiamo così facciamoci del male"?

lillo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=6w73qxCtPNk&feature=fvst

direi che ci sta bene... :)

hzkk ha detto...

i gettoni della SIP rendono dinosauri tutti coloro che li hanno usati

Fiorella ha detto...

La mia generazione è Facebook, iPod e altre mille diavolerie elettroniche... Ne avrei preferita un'altra.

Ossimoro ha detto...

Io sono nata alla fine degli anni '80, ma molte di queste cose me le ricordo perfettamente e con grande tenerezza :-)