lunedì 29 ottobre 2012

eros medioevale



"Ah, potrà ancora mai per me
splendere nella notte,
più bianco di un nevaio
il suo bel corpo?
I miei occhi ha ingannato:
credevo che fosse
la chiara luce della luna.
Ed era giorno".

"Ah, potrà egli mai con me
trascorrere il mattino?
E da noi allontanarsi la notte
senza ripetere il lamento:
'Ahimé, è giorno ormai!'
come egli fece tristemente
mentre giaceva con me, poco fa.
Ed era giorno".

"Ah, baci senza numero
mentre ancora dormivo.
E come più copiose
le scorrevano le lacrime.
Io rimasi a consolarla
finché non pianse più
e a sé mi strinse.
Ed era giorno".

"Ah, quante volte
si è perso a contemplarmi!
Quando mi scopriva
per guardare senza velo
le mie braccia nude.
E gran prodigio era
che mai se ne saziasse.
Ed era giorno".

Heinrich von Morungen (1150-1222 circa)

1 commento:

amanda ha detto...

quanto più erotiche sono quelle braccia nude di cui non ci si sazia di tanta nudità gratuita