martedì 30 luglio 2013

cronache familiari: adultità



“Mamma, ma io questo ballo lo posso fare?”
“No, amore, questo è solo per gli adulti.”
“E io, quando potrò essere considerata un'adulta?”
“Beh, non so: a diciotto, vent'anni...”
“UFFA!!”

* * *

“Mamma, ma quando avrò dieci anni, potrò andare in vacanza da sola?”
“No, cicci, bisogna essere più grandi, saper fare le cose da soli... Se sei brava, a sedici, diciassette anni.”
“Ah.”

* * *

“Mammina, quando il mio amico Rocco è andato via dal campeggio, io ho guardato nei suoi occhi e ci ho visto le lacrime!”

* * *

“Come vollei ettele un papà...”

4 commenti:

amanda ha detto...

ora mi sovviene una domanda: ma che razza di ballo era mai?

sergio pasquandrea ha detto...

robe latinoamericane a coppie.

(in realtà era una scusa, perché era tardi e volevamo andare a letto, e lei invece non si schiodava dalla pista da ballo)

amanda ha detto...

povera piccina inibita nel suo innato senso del ritmo :)

sergio pasquandrea ha detto...

15 giorni di baby dance, tutte le sante sere, non sono quel che intendo io per "inibizione"...