lunedì 25 novembre 2013

c'è chi fa quella cosa




Mi raccontava E. che una sua ex-coinquilina, qualche tempo fa, cominciò ad uscire con un ragazzo. Brutto, brutto forte, ma anche lei del resto non era un fiore. Il punto, comunque, è che la prima sera lei tornò a casa dicendo: “Ma no, è un amico, niente di più, ma che andate a pensare”. La seconda sera, uguale. La terza, tornò con lui e si chiusero in camera.
Quello che seguì fu una sinfonia di gemiti, ululati, ruggiti, ritmati dalla sponda del letto che sbatteva orgiasticamente contro il muro. Gli altri cinque coinquilini, in soggiorno, assistevano allibiti

Ecco, per dire che questo blog è casa mia, ma i miei lettori sono i miei coinquilini, e io non vengo a sbandierare i fatti miei in pubblico.
Detto questo, una cosa però la dico. Sto ricominciando a tirare il fiato. Gli ultimi mesi sono stati frenetici, fra scuola, impegni con l'università, articoli da scrivere, conferenze da preparare. Il blog ha continuato ad uscire quotidianamente, o quasi, ma i pezzi di largo respiro latitano, ormai da tempo.
Adesso - lo dico incrociando le dita - il peggio sembra essere passato.
Sarebbe forse ora di impegnarmi. Ad esempio, avrei un mezzo pensiero, che chissà se diventerà mai un pensiero intero, di riprendere qualcuna delle rubriche storiche. Che so, le recensioni.
Vi farò sapere.

4 commenti:

amanda ha detto...

sapessi come latito io dal mio

sergio pasquandrea ha detto...

direi che tu sei ampiamente giustificata

lillo ha detto...

latitiamo in tre. peggio di una cosca :D

amanda ha detto...

e comunque Cochi e Renato erano mitici