giovedì 7 agosto 2014

diario toscano - tredicesimo giorno

Giovedì 7 agosto – tredicesimo giorno

Dall'inizio della vacanza, progettavamo di fare una passeggiata alla spiaggia la mattina presto. Oggi, approfittando del compleanno di Elena, ci siamo riusciti. Eravamo lì alle sei e quaranta, prima del sole.
Incrociamo la signora che incrocio ogni mattina, a passeggiare da sola. Famiglie di ambulanti africani, con papà mamme e figli, stanno sdraiate  o sedute su grandi teli; probabilmente hanno dormito al mare, in queste notti tutt'altro che temperate. Bagnanti che, alle sette, si prendono le prime file sulla spiaggia libera.

Per la prima volta, incontriamo il pakistano senza trespolo. Ci saluta tutto felice.
Il pakistano vende occhiali da sole e collanine, ma non ha i soliti carretti o i soliti zaini. Lui adopera un trespolone di metallo, stracarico di roba, e lo tiene su a forza di braccia, tutto il giorno. È anche vero che la pancia gli fornisce un appoggio notevole. Alle otto di mattina è già lì che va su e giù, instancabile.

“Mamma, ho tlovato il modo di fal mmettele il fligo di fale quel lumole fattidioto”
“Ah, e come hai fatto?”
“L'ho ppento!”

Nel bungalow dietro il nostro è arrivata una coppia che ha una bambina di un anno e mezzo o due, minuscola, sempre agghindata come una bambolina, con un visetto grande come una mela, quasi completamente occupato da due occhioni neri, sempre sorridenti.

“Il ramarro, se scocca / sotto la grande fersa / dalle stoppie...”

Colazione al bar, poi in spiaggia.
Il mare è una tavola: affittiamo un pedalò (anzi, un “pedalo”: io) e percorriamo la costa fino alla punta di Cala Violina. Durante il bagno, Elena prova maschera e boccaglio, regalo di compleanno (insieme al dvd di E.T. e a un libro di Geronimo Stilton).
La torta – o meglio, la crostata alla Nutella – a pranzo.

“Papà, quanti gionni mancano pecché io abbia cinquant'anni?”

Quanto possono essere litigiose le ghiandaie. Se ne vedi più di due insieme, puoi star sicuro che prima o poi una alzerà la cresta (letteralmente) e cercherà in tutti i modi di scacciare le altre.

Eli che gira per il bungalow con maschera e boccaglio.

"Papà, petté c'è una fommica tul mio piede?"
"Lasciala stare, starà cercando di tornare a casa sua."
(SBAM!!!)
"Ommai è tloppo taddi."

Pomeriggio: parco avventura. Eli sospesa su una corda in cima a un albero, a sei metri d'altezza.
(Con il papà dietro, ovviamente).
La sera, cena in pizzeria, gelatino, poi cinema in campeggio (“Il libro della giungla” della Disney, film tanto divertente quanto irritante per chi, come il sottoscritto, ha amato profondamente quel libro).
Alle undici torniamo al bungalow. I bimbi mettono i pigiami e lavano i denti in stato di sonnambulismo, poi stramazzano a letto.

 (qui tutte le puntate)

1 commento:

amanda ha detto...

compleanno luuuuuuuuuuuuuuungo :)