martedì 6 ottobre 2015

passeggiando per Roma

Zona Parioli (viale Buozzi / viale Aldrovandi / Villa Borghese).
Isolati su isolati su isolati senza un alimentari, un supermercato, un bar, un tabaccaio. Incrociamo un bar, alla fine: i clienti ai tavolini indossano capi di vestiario, uno dei quali da solo mi sbancherebbe il portafogli.
Alberghi talmente lussuosi da non avere nemmeno il numero di stelle. Davanti a uno, una camionetta dei carabinieri osserva un gruppo di ospiti - una famiglia di biondissimi, dall'aria scandinava - caricare i bagagli.
Per strada, si incrociano filippini che portano a spasso gli yorkshire e i carlini dei padroni; o giovani mamme dal look sporty-chic, con accanto una bambina e dietro una tata sudamericana che spinge il passeggino.
Condomini liberty con le placche dei citofoni in ottone lucidissimo. Ville, villette, villone con maestosi ingressi neobarocchi, su su fino ai palazzotti con giardino all'italiana e giardiniere in livrea, sui cui piazzali d'ingresso entrerebbe comodamente tutta casa mia.
I viali sono fiancheggiati da acacie, oleandri, pini marittimi, cedri del Libano. L'asfalto è tutto sbrecciato e cosparso di cicche di sigaretta e cacche di cane; all'odore di smog, che è il sottofondo olfattivo costante di Roma, si mescolano quello della pipì e l'afrore fermentante delle foglie marce e dei sacchetti d'immondizia, abbandonati a cataste davanti ai cassonetti della differenziata.

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