martedì 3 gennaio 2017

bilanci 2016

Ho partecipato a 11 concorsi di poesia, con 2 libri editi, 1 inedito, più varie poesie e prose sparse.
In 7 di essi, non mi hanno considerato manco di striscio.
Degli altri, 2 ne ho vinti, in uno sono arrivato secondo ex-aequo, in uno sono stato segnalato.
E poi sono stato incluso in due antologie, una già edita e una di prossima uscita.

Corollario al precedente: ho pubblicato il terzo libro di poesie a mio nome.

Ho tenuto un po' di presentazioni in giro per l'Italia: a Teglio Veneto, a Piacenza, al mio paese in Puglia, a Milano, a Roma e persino una (finalmente propheta in patria) a Perugia. 
Senza contare una premiazione a Verona, una in Piemonte e un'altra in Veneto.

Ho incontrato (stavo per dire: conosciuto, ma sarebbe troppo) Franco Buffoni, Milo De Angelis e Vivian Lamarque.

Non ho fatto assolutamente niente di niente per l'Università (e questo va all'attivo).

Non ho visto né (quasi) sentito una persona a cui voglio un mondo di bene (e questo va al passivo).

Ho finalmente studiato il francese in maniera dignitosa.

Ho collaborato a un bel progetto che dovrebbe uscire fra poco e su cui non posso dire di più, per ora.

Ho giocato a pallacanestro (dignitosamente) e a pallavolo (una sciagura). 

Sono stato in vacanza nei soliti posti: Toscana (Punta Ala) e Romagna (Marina di Ravenna).

Ho letto una settantina abbondante di libri e più di duecento fumetti, ho visto (o rivisto) una trentina di film.

Ho scritto un centinaio di poesie, qualcuna delle quali, forse, prima o poi, verrà pubblicata.

Ho suonato in pubblico un paio di volte e ho persino recitato, per la suola di mio figlio, nella parte (ebbene sì) di uno dei Sette Nani.

Ho fatto l'Alberto Lupo de noantri per una cosa della scuola.

Sono riuscito a mettere in piedi, per i miei alunni, un ciclo di incontri con i poeti contemporanei, che partirà a breve.

Sono (forse) riuscito a far ripartire il coro della mia scuola, lottando strenuamente contro i malefici burosauri.

Ho disegnato il manifesto per l'Open Day della mia scuola.

Se n'è andata una buona metà del mio immaginario giovanile.
I musicisti, certo. In ordine sparso: Pierre Boulez, Paul Bley, David Bowie, Prince, George Michael, Greg Lake, Keith Emerson, Leonard Cohen, Maurice White, Nikolaus Harnoncourt, Gato Barbieri, Bobby Hutcherson, Toots Thielemans, Rudy Van Gelder, Zoltán Kocsis, Mose Allison, Natalie Cole
Gian Maria Testa, Alphonse Mouzon, George Martin, più tutto il coro dell'Armata Rossa, più altri che sarebbe lungo menzionare.
Ma poi anche Gene Wilder, Carrie Fisher, Fidel Castro, Mohammed Ali, Michel Tournier, Ettore Scola, Marco Pannella, Giorgio Albertazzi, Bud Spencer, Andrzej Wajda, Umberto Eco, Dario Fo, Valentino Zeichen, Yves Bonnefoy, Jolanda Insana.
E altri, tanti altri.

1 commento:

amanda ha detto...

Morti a parte, un anno fecondo il tuo