martedì 7 febbraio 2017

humour latino

Bononiensis Rufa Rufulum fellat,
uxor Meneni, saepe quam in sepulcretis
vidistis ipso rapere de rogo cenam,
cum devolutum ex igne prosequens panem
ab semiraso tunderetur ustore.

La bolognese Rufa fa i pompini a Rufolo,
la moglie di Menenio, quella che sovente
al cimitero hai visto rubare la cena sui roghi,
mentre inseguendo un pane rotolato dal fuoco
se la sbatteva il crematore semirasato.

(Catullo, Carmina, LIX)


Nota
Rufolo è un personaggio non meglio identificato, mentre il nome del marito di Rufa, Menenio, richiama a una delle più antiche gentes aristocratiche romane, rendendo più grottesca la degradazione della donna.
Nei versi finali, la menzione è alle offerte di cibo che si lasciavano sui roghi dei defunti; alle cremazioni in genere era addetto uno schiavo, che qui per di più ha la testa “semirasata” per punizione.

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