martedì 16 gennaio 2018

tre poesie di Stefania Onidi

Sogno

Ho sognato che ti nutrivi al mio seno
ma non crescevi tu e non crescevo io.
Rimanevi eterno bambino tra le mie braccia
troppo bianche per contenere le tue future metamorfosi.
Ho sognato che ti baciavo gli occhi.
Ho sognato quel corpo che noi due inventammo
ancora prima di essere.

* * *

Vertigine

Mi svegliai su un campo di papaveri.
Albe di rosso fin dentro la pupilla.
In gola mi soffocava un sogno.
Sentivo l'odore della terra, mio unico abito,
sentivo le tue mani risalire il ventre, calde
ali, girandole di desiderio.
Ti guardai. Eravamo proprio io e te,
stretti, sul filo della lama di un tempo esatto e accolto
finalmente.
Tra i capelli un vento.
Nel suo abbraccio raggiro di sensi,
suono di parole, le tue.
– Ti ho assaggiato sillabe di miele direttamente
dalla bocca.
Amarti è un gioco (d'azzardo).

* * *

Identità

Resto donna di scogliera
fiore di cisto selvatico
nel taglio del vento
nel segno del sale.
Aperta agli azzurri senza nome
alla ruota del sole
alla gioia lenta della terra.


 (da Quadro imperfetto, Bertoni Editre, 2017)

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